Quanto è avvenuto e sta avvenendo ai nostri fiumi è semplicemente incredibile: una grave vicenda di inquinamento, la cui origine è inquietante, in un deposito di combustibili in Brianza, destinato a divenire una lottizzazione residenziale ma, nel frattempo, lasciato quasi del tutto privo di presidi e piani di sicurezza. Ritardi intollerabili nell’intervento, assenza di coordinamento, gravissime sottovalutazioni.
Il Lambro e il Po sono destinati a pagare ancora a lungo le conseguenze dell’accaduto, ma già oggi il disastro gravissimo sembra essere stato declassato: già scomparso, come notizia, dalle pagine milanesi del Corriere, mentre tutti i media internazionali parlano della grave sciagura ambientale avvenuta in Italia, il Lambro può tornare a scorrere maleodorante nella periferia milanese.
E invece dobbiamo dirci che il Lambro è un fiume, il fiume di Milano, e non solo la cloaca che raccoglie gli scarichi di 6 milioni di lombardi.
CHIEDIAMO RISPETTO PER IL FIUME
Diamo un segnale, troviamoci per dare un abbraccio al nostro fiume e per dire che MAI PIU’ deve avvenire un simile attentato, MAI PIU’ gli interventi in caso di incidente devono essere così scoordinati e tardivi, ma che invece vogliamo che il fiume venga veramente risanato, che la comunità milanese e lombarda investano per ripulire il fiume, risanare il territorio, eliminare gli abusivismi e il degrado che si affastellano sulle sponde
Domani, alle 11.30, troviamoci nel cuore del Parco Lambro per abbracciare il nostro fiume
Abbracciamo il Lambro
Noi cittadini vogliamo esprimere il nostro dolore e la nostra rabbia per la selvaggia aggressione al fiume Lambro, alle sue sponde, al fragile ecosistema che faticosamente stava cercando di recuperare la sua vitalità dopo decenni di inquinamento.
La catastrofe ecologica di questi giorni rischia di vanificare l’opera di risanamento necessaria a riportare la vita nel fiume più inquinato d’Italia.
Noi non ci rassegnamo e chiediamo una risposta rapida e determinata alle istituzioni.
Per questo lanciamo un appello a tutte le forze sane del Paese, agli imprenditori, alle associazioni, agli amministratori locali e regionali, al Governo, al mondo della politica e ai semplici cittadini, perché ciascuno si impegni in una straordinaria opera di attenzione e risanamento del fiume e del suo territorio.
C’è bisogno dello sforzo congiunto di tutta la comunità, di un grande abbraccio che stringa forte il nostro fiume, lo liberi dai veleni, gli restituisca la vita e gli faccia sentire l’affetto di chi lo ama.
Aderiscono le associazioni: Legambiente, ACLI Anni Verdi Ambiente, ACLI Milano, ACRA, AIAB Lombardia, Amici del Parco Trotter, ARCI Milano, Monza e Brianza, ARCI Lombardia, Centro Ambrosiano di Solidarietà, CGIL Lombardia, CIA Milano Lodi Monza e Brianza, CISL Milano, Coldiretti Lombardia, Fa’ la cosa giusta, FAI Fondo Ambiente Italiano, Fondazione Casa della Carità, ISDE-Medici per l’Ambiente, ISTVAP Istituto per la tutela e la valorizzazione dell’Agricoltura Periurbana, Italia Nostra Milano, LIPU, Orchestra di Via Padova, Slow Food Milano, Terre di Mezzo, WWF Lombardia
ed inoltre: Ermanno Olmi, Giulia Maria Mozzoni Crespi, Giulio Cavalli, Ermete Realacci, Maria Berrini
La catena umana si svolgerà domani mattina, sabato, alle 11.30, al Parco Lambro di Milano (al centro del parco, presso il ponte che unisce via Licata e via Garcia Lorca, metropolitana più vicina: Udine M2)
UNA DOMENICA SENZ’AUTO
Festa dell’Aria: Domenica senz’auto, 28 febbraio ore 11.30 -Via Mercanti davanti alla Loggia
Domenica è la giornata senz’auto, a Milano l’appuntamento è alle 11.30 in Pza Mercanti (meglio se in bicicletta): sappiamo che anche in altri capoluoghi verranno organizzate iniziative analoghe, nella comunicazione ai media mettete sempre al centro le richieste concrete che facciamo ai sindaci affinchè la giornata senz’auto non sia solo un giorno di festa, ma anche l’inizio di un percorso credibile, in cui chiediamo al Sindaco di assumere un impegno con i suoi cittadini.