Un avviso di garanzia a un Presidente di Regione può lasciare indifferente solo un destinatario incapace di autocritica e impermeabile a qualsiasi forma di sanzione che venga dall’esterno.
Così, dall’alto dell’immensa autostima che gli fa perdere lucidità, Formigoni attacca la magistratura e mette le mani avanti rispetto ad altre indagini che si aggirano persino tra i suoi più stretti collaboratori.
Ma, soprattutto, non si rende conto che l’immagine da Schwarzenegger locale che si è cucito addosso da solo non ha basi effettive su cui poggiarsi.
L’ambiente della Lombardia è pessimo, le conseguenze per la salute dei cittadini devastanti, il contributo al totale delle emissioni climalteranti dell’Italia insostenibile.
E invece di occuparsi della continua infrazione ai limiti di polveri sottili e dello sforamento oltre l’11% della soglia posta dal Protocollo di Kyoto – cosa che dal 2010 la Lombardia pagherà al ritmo di 14 euro al secondo – Formigoni convoca riunioni di propaganda vuote di impegni tra quelle che lui chiama “le 15 regioni eccellenti del mondo”.
Manifestazioni costosissime e inutili perché concluse con grandi chiacchiere, ma senza alcun vincolo per gli obiettivi che verranno discussi dalla prossima settimana a Copenaghen con ben altro senso di responsabilità, del tutto sconosciuto a chi governa la Lombardia da 15 anni.