REPOSITORY

Modello Formigoni

CONSIGLIO DISCUTE L’ENNESIMA FINANZIARIA DEL NULLA E DELLE PROMESSE MANCATE

Dichiarazione di Mario Agostinelli,  capogruppo regionale Sinistra Unaltralombardia  aderente a Sinistra e Libertà

“Il 2009 si chiuderà in Lombardia con una caduta del Pil del 5,3%, con 500 mila cassintegrati, di cui 100 mila in deroga prossimi al licenziamento, con 50 mila licenziati negli ultimi 11 mesi, con la desertificazione dell’ex-Alfa Romeo, il flop di Malpensa, il continuo ridimensionamento dei progetti di Expo 2015. Eppure, nel documento economico della Regione non c’è alcuna discontinuità dal 2005, l’anno delle scorse elezioni. Insomma in Consiglio stiamo discutendo l’ennesima Finanziaria del nulla e delle promesse mancate.

Siamo stati i primi, da tempo, a denunciare il fallimento del modello Formigoni che accompagna il declino della Lombardia, consumata nelle sue risorse territoriali e ambientali, colpita dalla più grave crisi economico-sociale del dopoguerra, impoverita nell’amministrazione dei beni comuni.

E questa Finanziaria rappresenta plasticamente la frattura tra un contesto desolante e l’incapacità del centrodestra a rigenerare risorse produttive, naturali, professionali, civili, per rispondere a una crisi seppellita sotto la retorica dell’eccellenza e mai presa di petto, perché tutto il bilancio è impegnato nel mantenimento di una rete di potere vincolata all’alimentazione del sistema della sussidiarietà e delle privatizzazioni.

Infatti, giusto per fare qualche esempio, cresce ancora il “welfare della sussidiarietà”, campo di azione della Cdo: più 500 milioni, in particolare su voucher e posti letto privati per anziani in casa di cura, a fronte della diminuzione di 23 milioni di € per nuovi alloggi o dello stanziamento di 400 mila € per l’integrazione dei lavoratori immigrati, impressionante se paragonato ai 104 mila € per targhe, coppe e premi! Il buono scuola ai ricchi e alle private cresce ormai a 50 milioni di euro contro i 3 milioni di assegni di studio per chi frequenta la scuola pubblica. Non viene istituito il Fondo per gli anziani non autosufficienti e non c’è traccia dei 50 milioni promessi da Formigoni ai Sindacati, nonostante le entrate Irpef regionali siano costantemente aumentate. Il capitolo di spesa per ricerca e innovazione nella sanità si riduce da 20 milioni di Euro nel 2005 a 2 milioni nel 2009. Il capitolo valorizzazione del territorio è dimezzato dal 2005 a oggi, mentre è in costante ascesa il contributo alle famiglie.

Per la comunicazione (e propaganda), il fondo viene aumentato di 1 milione di Euro, a fronte di soli 4 milioni per il materiale rotabile: i pendolari si consoleranno con spot pubblicitari sulle loro condizioni!

La Giunta non fissa alcuna priorità generale e perciò non mette a disposizione risorse aggiuntive. Da parte nostra abbiamo quindi avanzato la proposta di uno stanziamento, da prelevare dai fondi di riserva già in bilancio, di 100 milioni di euro a favore dei lavoratori coinvolti nella crisi; per promuovere, nell’anno del summit di Copenaghen, interventi nel campo dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e dell’acqua come bene pubblico; per l’innalzamento da 15 mila a 30 mila euro del limite per reddito esente da Irpef; per la sospensione dell’aumento dei canoni Aler e per un sostegno agli affitti; a favore di una politica industriale per la mobilità e le energie naturali con l’obiettivo 20/20/30 rilanciato per il dopo-Kyoto dalla Ue e per sfuggire alle sanzioni di 14€ al secondo a carico dei cittadini lombardi, sanzioni di cui la Regione Lombardia è responsabile per infrazione del Protocollo di Kyoto.

Ed è in tal senso, con emendamenti e ordini del giorno proprio su questi temi, che si sta orientando la nostra battaglia in Aula”.