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13/02/2006, numero 02 DAL FORUM DI NAIROBI SPERANZE E INDICAZIONI ANCHE PER IL CONSIGLIO REGIONALE E GLI AMMINISTRATORI COMUNALI Una mia permanenza di quindici giorni in Africa centrale per preparare iniziative sul contratto mondiale per l’energia ( prelevabile dal mio sito in formato PDF in forma di saggio e appendice) e l’immersione nei cinque giorni del Forum Mondiale di Nairobi (v. www.nairobi2007.it) possono fornire utili suggerimenti per un lavoro più incisivo dall’opposizione in Consiglio Regionale e possono sostenere meglio uno sforzo di ravvicinamento tra politica e società che è nell’orizzonte di questa mail periodica? Penso di sì, a giudicare dalle grandi novità che Nairobi ha portato sia al movimento che alle istituzioni democratiche che si sono lasciate coinvolgere. Provo a darne sinteticamente conto. Ormai il linguaggio difensivo, tipico dei primi Forum, si è ridotto e tiene conto delle sconfitte anche dei grandi potentati da combattere. Gli Stati Uniti,Il WTO, il FMI sembrano inadeguati alla portata delle crisi globali in corso. E’ in corso la ricostruzione di un sistema multilaterale ed in esso le reti mondiali del movimento, a partire dal nuovo protagonismo degli Africani, trova uno spazio reale, di proposta, offensivo e non solo oppositivo. L’irrompere degli slums al sesto Forum Mondiale (fare link ai miei due articoli Korogocho e slums) ha un significato preciso: i grandi temi sono diventati popolari e non bastano più le leaderships riconosciute che hanno dato vita alle precedenti edizioni e che già erano in crisi dopo Mumbay. Si sono costituite oltre venti reti tematiche: ciascuna in grado di affrontare campagne e di mobilitare risorse sociali, politiche, intellettuali e conoscitive. Si misurano concretamente con una crisi di futuro, a partire dalla pace e dal cambiamento climatico, dal debito, dalla povertà e dalla crisi del lavoro. Per quanto mi riguarda da vicino, finalmente il contratto mondiale per l’energia e il clima ha preso forma di organismo globale e territoriale e si è legato alla formidabile espansione del contratto per l’acqua, che ha avuto qui la sanzione di grande tema universale. Energia bene comune e diritto alla vita sono le parole d’ordine che useremo anche in Lombardia, a fronte di una proposta di crescita distruttiva della salute e del territorio che il centrodestra continua a voler imporre con scarsa opposizione. Lanceremo l’idea di una grande manifestazione in Lombardia (dove si emette un quinto di tutta la CO2 italiana) sul cambiamento climatico: nuove idee e proposte radicali di nuovi modelli di relazione e di socialità, di consumo e produzione, anzichè infrastrutture ad ogni piè sospinto e ridicoli blocchi domenicali per sistemare gli affari e la coscienza del “Governatore” e dei suoi amici! Poi, il Forum è diventato ormai maturo per fissare una agenda agli enti locali e dare un programma alla democrazia partecipativa. La Rete dei Nuovi Municipi è stata molto attiva e ne sono uscite conclusioni operative importanti da riproporre anche nella nostra regione e nei nostri comuni: costruire la rete italiana di tutti coloro che si riconoscono nel WSF; lavorare socializzando il lavoro per il prossimo WSF riqualificando la presenza italiana; socializzare e promuovere campagne e vertenze con impegno diretto delle amministrazioni locali, in particolare su acqua, energia e diritti dei migranti. La proposta di coordinare elementi comuni e novità e sperimentazioni tra gli enti locali ha fatto nascere un primo coordinamento regionale di amministratori e consiglieri. Purtroppo erano solo solo otto gli amministratori lombardi e quattro i consiglieri provinciali-regionali sui 215 provenienti dalle istituzioni italiane: segno della debolezza e della inadeguatezza su un terreno spesso occupato da una cultura regressiva e non solidale e dalle lobbies della Compagnia delle Opere. Promuoveremo quindi un incontro con i rappresentanti della Rete dei Nuovi Municipi, perché la nostra regione sia parte integrante di una nuova cultura e perché si avviino progetti di cooperazione dai nostri territori che intercettino il risveglio di partecipazione verificato in Africa. E’ una necessità sul piano della sensibilità diffusa e dei comportamenti in Lombardia: occorrono gesti riparatori a fronte dei rigurgiti razzisti e xenofobi che la Giunta Regionale avalla e che nello scontro in atto ad Opera hanno raggiunto inquietanti livelli anche simbolici. CONTRATTO MONDIALE PER L’ENERGIA E CONTRATTO PER L’ACQUA È in corso la campagna di raccolta firme per l’acqua pubblica. In Consiglio Regionale si sta riproponendo in questi giorni la battaglia per impedire la privatizzazione dell’acqua: il ricorso del Governo contro la legge lombarda accompagnato alla moratoria sulle decisioni di ricorso al mercato rafforzano l’iniziativa che si sta prendendo in tutte le province per il diritto ai beni comuni. Occorre già da ora affiancare alla svolta operata sul tema dell’acqua una riflessione sulle questioni dell’enegia come diritto e bene pubblico: al riguardo va costruita una “narrazione” adeguata e va intrapresa una diffusione di cultura originale su temi spesso manipolati dalla grande stampa. È possibile scaricare una serie completa di diapositive in Power Point che ho predisposto sui temi dell’energia e dei cambiamenti climatici e che sono il risultato di uno sforzo di lungo periodo per la costruzione del “contratto mondiale per l’energia”. Basta cliccare sul seguente link e poi seguire le istruzioni ( http://www.marioagostinelli.it/wordpress/2007/01/20/energia-rinnovabilita-democrazia/) Per le ultime notizie sul Consiglio Regionale visita il sito aggiornato |
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