Cassinetta di Lugagnano è stata la felice cornice per il lancio della campagna elettorale di Mario Agostinelli, nome noto della politica milanese e varesina, capolista di SINISTRA, ECOLOGIA, LIBERTA’. Attorno a lui importanti figure del panorama culturale e del mondo sociale lombardo che lo hanno incalzato di domande e proposte. C’erano Paolo Hutter, Giorgio Galli, Daniele Farina, Marco Canesi, Ivana Brunato, Giorgio Ferraresi e alcuni giovani preoccupati di non trovare una sponda credibile per le prossime elezioni amministrative.
“Mario, ce la faremo a cambiare le cose in questa Regione?”, così accoglie Agostinelli sull’entrata del Palazzo Comunale, un ragazzo venuto espressamente da Milano per “non perdersi quest’occasione”.
Giorgio Galli ricorda che “è fondamentale riprendere un discorso interrotto sui contenuti, anzi sui ragionamenti” perché “è fondamentale spiegare alla gente, soprattutto alle nuove generazioni, che non c’è un modello imperante in questo momento. C’è un non-modello, ossia un’assenza di ragionamento sulla sopravvivenza di tutti”.
Accolto con simpatia, Mario Agostinelli, ha presentato lo spirito della sua corsa elettorale e i motivi che lo spingono a ripresentarsi alle urne,”in un momento così difficile della politica lombarda”.
L’avvio del discorso è ricco di suggestioni e di proposte e non mancano gli applausi. “La destra arrogante e confusa è ferita, vìola le regole e alza il tono della voce. Ma. chi l’ha detto che in Lombardia non si vince”?, domanda provocatoriamente Mario, con i piedi ben fermi sulla terra ma al contempo convinto che si debba avere la testa proiettata verso il futuro, per non farsi fagocitare dal “uno sterile pessimismo”.
“Loro sono le energie fossili, noi quelle rinnovabili”, stigmatizza.
Ma quello che colpisce veramente in questo inizio di campagna è la passione della gente intervenuta. Volti sereni, disinvolti, con linguaggi moderni e precisi, per nulla preoccupati o disincantati.
Si tratta, verrebbe da dire, di persone che ci credono veramente e che si riconoscono in un progetto “distintivo, ma che possa coinvolgere tante persone, le migliori intelligenze possibili”. SEL è nata per unire la sinistra e per inventare nuovi linguaggi.
Su questo ultimo punto insiste un giovane precario con le idee molto chiare: “parlare di futuro per noi giovani equivale a porre l’accento sulla questione fondamentale dello stile di vita“.
Non possiamo più permetterci di vivere in questo modo così forsennato, in continuo contrasto con l’ambiente. Altro che green economy. Qui se non si cambia stile di vita il futuro non c’è.”.
Agostinelli una priorità? “il lavoro! Questa è una emergenza che la destra rimuove e che la Lega agita senza soluzione, ma che lascia gli operai soli, non rappresentati”
Il sindaco di Casinetta “fiero e orgoglioso” di poter ospitare quello importante evento è convinto che “da qui possono nascere davvero nuovi approdi per la sinistra e per la gente tutta”.
E’ contento Domenico Finiguerra, il sindaco che ha portato il suo Comune ad essere l’unico esempio di gestione virtuosa del territorio e dei beni comuni. “chiederò a tutti i miei colleghi di sostenere e votare Mario Agostinelli, nonostante io non sia un sostenitore di Penati, perché è un punto di riferimento fondamentale per tutti noi” e prosegue “se questo il progetto nuovo che mancava sono fiero di poterne far parte”.
Agostinelli, con Penati Presidente? “Certo. SEL nasce come un progetto in fieri per unire la sinistra e che si rivolge a tutto il centrosinistra per innovare contenuti e forme della politica. E’ un percorso in salita ma che sta già dando ottimi risultati.
La nostra campagna elettorale si inserisce in un progetto complessivo di comunicazione che anticipa la prospettiva di cambiamento necessario. Già oggi lanciamo la proposta che alle prossime elezioni milanesi il centrosinistra eviti designazioni dall’alto e si vincoli alle primarie, sapendo che persone come Pisapia o Monguzzi sono risorse da valorizzare e corroborare con il consenso liberamente espresso. Faremo una campagna a emissioni zero, partecipata da volontari sul territorio e sostenuta da giovani blogger nella rete.
La campagna è solo l’inizio. Da qui si deve conquistare un popolo un po’ smarrito ma ancora fiducioso nella politica buona e pulita. La sfida di Cassinetta è già vinta in partenza. Oltre 200 firme autorevoli e prestigiose sostengono Mario e il progetto di SEL…