Questa volta tocca ai pendolari: da settembre in arrivo aumenti del 2,5% dei servizi di trasporto pubblico regionale
Dichiarazione di Mario Agostinelli (Capogruppo di Rifondazione in Regione) e di Matteo Gaddi (Capogruppo Rifondazione in Consiglio Comunale)
Come da consuetudine la Giunta Formigoni approfitta della pausa estiva per approvare provvedimenti che graveranno pesantemente nelle tasche dei cittadini lombardi.
Una specialità, o per meglio dire una “furbata” questa gia sperimentata negli anni passati dalla maggioranza PDL – Lega che, sperando nella pausa dell’attività Regionale e quindi del controllo dell’opposizione e del Consiglio, approva provvedimenti antipopolari. Infatti, nell’agosto 2006 venivano con delibera di Giunta introdotti i ticket sanitari mentre sempre nello stesso periodo nel 2007 venivano apportati tagli alle prestazioni sanitarie della nostra Regione.
Cambia il settore di intervento: oggi si tratta dei trasporti , ma non le modalità perché è notizia di questi giorni che nell’ultima seduta la Giunta con delibera n. VIII/7969 “Determinazioni in merito all’adeguamento tariffario per l’anno 2008 dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale” ha previsto un aumento del 2,5% a partire dal 2008, di circa il 10% nel 2009 e di circa il 35% progressivamente entro il 2015 che è scandaloso di fronte a un servizio che versa in condizioni inaccettabili.
Tra l’altro il Regolamento Regionale, cosi come riportato dalla delibera di Giunta, prevederebbe che l’adeguamento delle tariffe avvenga tenendo conto degli indicatori di qualità dei servizi. Se cosi fosse dovrebbero azzerare le tariffe anziché aumentarle.
Le numerose denunce dei comitati dei pendolari, che hanno sottoposto alla Regione un documento di 40 punti a nome di 350 mila pendolari lombardi sono state sostanzialmente inascoltate. Anzi la risposta è stata quella di aumentare le tariffe di nascosto. Una vera e propria vergogna. Un atteggiamento arrogante che non tiene conto di chi per motivi di lavoro e di studio tutti i giorni è costretto a viaggiare in condizioni limite a causa dei ritardi cronici dei mezzi di trasporto.
Sono altrettanto “stupefacenti” le dichiarazioni dell’Assessore Cattaneo quando sostiene che “una parte dello sforzo e ragionevole che tocchi agli utenti”. Nonostante i proclami e le promesse dopo tredici anni di gestione Formigoni i treni sono sporchi, malfunzioanti, in ritardo, ma le tariffe continuano ad aumentare.
Lanciamo un appello agli Enti Locali affinché non diano corso agli aumenti imposti dalla Regione in modo da evitare che i costi del risanamento ricadano sugli utenti e li invitiamo ad intervenire presso la Regione affinché trovi canali alternativi di finanziamento, magari finanziando qualche mega opera in meno e qualche autobus o treno in più.
La Legge Regionale deve essere rivista perché in questi dieci anni di attuazione ha dimostrato di essere inadeguata e inefficacie. Temi quali l’integrazione tariffaria, il rilancio dell’intermodalità sono rimasti senza risposta.
Sotto tiro rimangono i più bisogni: gli ammalati, gli anziani e i pendolari.