Se fino a ieri Expo 2015 era un problema per l’impatto sui territori in termini di
cementificazione, speculazione, consumo del suolo e mobilità; oggi, a fronte della
crisi finanziaria ed economica globale, Expo diventa un pericoloso imbuto per depredare
risorse pubbliche, tagliare altri impieghi del denaro dei contribuenti, svendere
patrimonio e beni comuni a speculatori e presunti imprenditori, così bravi da
saper stare a galla solo grazie a concessioni, tariffe e regalie pubbliche (vedi Alitalia).
Expo 2015 è solo un passaggio per una più ampia ristrutturazione del territorio
Lombardo e di una riorganizzazione del sistema di potere economico-politicofinanziario.
Un affare che va al di là di Expo e che richiede risposte forti, diffuse,
capaci di mobilitare consenso, partecipazione, conflitto sociale e dei territori.
Comitati territoriali e EXPO 2015