Dichiarazione di Mario Agostinelli, capogruppo regionale del PRC
“Con un metodo scorretto, ormai ampiamente denunciato, la Giunta regionale ha tentato di nascondere tra le pieghe di un anonimo provvedimento di legge, detto collegato ordinamentale, un articolo di interpretazione autentica (SIC) che determina l’estensione, persino oltre la legge regionale che ha privatizzato l’acqua e che è stata impugnata di fronte alla Corte Costituzionale dal Governo Prodi, dell’obbligo di privatizzazione del servizio idrico.
Ma la ferma posizione di Rifondazione Comunista ha permesso di svelare per tempo il solito giochino.
Questa volta, infatti, prima in Commissione e oggi in Consiglio, la maggioranza è stata chiamata a rispondere di questo ennesimo atto di non trasparenza con una votazione a scrutinio segreto su un emendamento abrogativo dell’articolo incriminato.
L’emendamento è stato respinto con il margine esiguo di soli 2 voti.
Ma l’esito della votazione è chiaro: è stata così messa in discussione un’interpretazione della norma finanziaria che costringe i Consorzi dei Comuni a sottostare al diktat della Regione di privatizzare l’acqua.
Le difficoltà politiche che si sono manifestate all’interno della maggioranza e l’esito di questo voto rappresentano un incoraggiamento per tutti coloro (partiti del centrosinistra, sindacato, movimenti in difesa dell’ acqua pubblica) che si stanno battendo contro la privatizzazione e la riduzione dell’acqua a pura merce di scambio.
È un segnale di straordinaria importanza che non riguarda solo l’opposizione e che sollecita un ulteriore impegno in Lombardia per la raccolta delle firme a favore della Legge di iniziativa popolare”.
Milano, 20 Febbraio 2007