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RIFIUTI: QUELLO LOMBARDO E’ UN NO POLITICO, IMPIANTI PRONTI A INTERVENIRE. FORMIGONI CI RIPENSI

Dichiarazione di Mario Agostinelli, capogruppo regionale del Prc
“Ha proprio ragione il capogruppo della Lega Nord Stefano Galli. Il no della Lombardia all’appello del Presidente del Consiglio per un contributo delle Regioni allo smaltimento dei rifiuti della Campania è un no tutto politico.  E bisognerebbe davvero vergognarsene.
Di fronte alla tragedia vera dei cittadini campani, Formigoni si nasconde dietro un diniego tecnico che proprio non regge, sollevando un problema quantitativo e uno qualitativo: il sistema lombardo starebbe già lavorando al limite e non potrebbe comunque farsi carico di immondizia non trattata.
E come mai, allora, dal termovalorizzatore di Brescia arriva piena disponibilità a intervenire, e subito, sia rispetto alla capienza che alla tipologia dei rifiuti in questione? Perché la verità è che gli impianti lombardi potrebbero fare la propria parte. Se solo ci fosse la volontà politica.
Volontà politica che evidentemente non c’è. Il Governo regionale della Lombardia preferisce assecondare, in modo più o meno esplicito, un federalismo di stampo secessionista, in barba al dramma della popolazione in Campania.
Il tempo per ricredersi, però, c’è ancora. Formigoni ci ripensi e si dimostri responsabile, lasciando da parte localismi e appartenenze politiche, in nome della solidarietà nazionale e nell’interesse del Paese e di tutti i cittadini italiani”.

Milano, 10 gennaio 2008

3 Commenti

  1. daniele nepoti

    Caro Agostinelli,
    Formigoni a quanto pare a fatto retromarcia. Il punto però è che, a mio parere, la questione è mal posta.

    Il “dramma” della popolazione campana è ora che la pianti di essere una scusa. Questa non è una calamità naturale, è il risultato lineare d’una modalità amministrativa e di un milieu economico, sociale e culturale chiaramente a catafascio. Un conto è la solidarietà, altro è rimediare alla meno peggio per poi ripartire da capo senza intervenire sulle cause.

    Io credo che sarebbe giusto accettare i rifiuti solamente in cambio di un piano di intervento rigidissimo, scandito temporalmente e comprensivo di penalità in caso di mancata attuazione degli impegni. Qualcosa di analogo a quanto richiesto al Lazio per la voragine del suo debito sanitario (9,6 miliardi di euro).

    Perché diciamocelo chiaramente e in modo molto laico e molto poco ideologico: i cittadini-contribueti della lombardia fanno la loro parte di solidarietà ben oltre il livello che sarebbe ritenuto accettabile in qualsiasi altra regione d’Europa: 31 miliardi di euro di residuofiscale negativo ogni anno o il 56% del fondo di perequazione nazionale sulla sanità non sono uno scherzo.

    Chi ha di più è giusto che paghi di più, naturalmente. Ma i lombardi pagano proporzionalmente molto di più di quanto sia il loro scarto in reddito procapite, se non altro perché non hanno livelli di evasione fiscale paragonabili a quella vergogna che sono i livelli di evasione fiscale al Sud (mai visto le tabelle di Visco?).

    Ora, si tratta di pretendere poche cose, ma molto importanti perché abbia senso uno stato unitario e, perciò, anche la solidarietà tra territori: a) tutti paghino proporzionalmente; b) tutti si adeguino a livelli decenti di efficienza ed efficacia della spesa.

    Quella dei rifiuti in Campania è una schifezza che non può più ripetersi.

    A margine, sarebbe anche ben accetto un gesto simbolico da parte dei responsabili in più alto grado di questa situazione: Bassolino e la Iervolino si dimettano. E’ quello che – sono pronto a scommettere – tutta la sinistra chiederebbe se Presidente di Regione e Sindaco appartenessero allo schieramento opposto. Si abbia l’onestà intellettuale, almeno da parte della sinistra lombarda e a fronte del gesto di solidarietà che si richiede ai cittadini lombardi, di pretenderlo anche da esponenti del proprio schieramente politico.

    A scanso di equivoci, sono, da sempre, un elettore del Prc. Vorrei continuare ad esserlo, ma se continuate così finisce che mi fate stare simpatico persino Formigoni. Perciò: moves!

    cordiali saluti,
    daniele nepoti

  2. daniele nepoti

    P.S.: Il termovalorizzatore di Brescia suppongo che abbia dato la sua disponibilità seplicemente perché A2A (e i loro azionisti di maggioranza, Corsini e Moratti) sono interessati a promuovere il loro business.
    saluti, daniele

  3. Giorgio

    ma sapete che il termine TERMOVALORIZZATORE è stato proibito (perchè mendace e fuorviante) dalla stessa Unione Europea? si chiamano INCENERITORI!