(Seduta del 04/12/2007
Arg. n. 5 – ODG – Progetto di legge n. 0248:
“Istituzione azienda regionale dell’emergenza urgenza, modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 luglio 1997, numero 31 ‘Norme per il riordino del servizio sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei servizi sociali’”.
Abbinato agli Ordini del giorno numero 1159-1160-1161-1162-1163-1164-1165-1166-1167-1168-1169-1170-1171.
Ordine del giorno numero 1166, in data 4 dicembre 2007, a firma dei Consiglieri Agostinelli, Muhlbauer e Squassina Osvaldo, concernente la predisposizione di un progetto dettagliato di compiti e attribuzioni dell’Areu, relativo al progetto di legge numero 248.
Ordine del giorno numero 1167, in data 4 dicembre 2007, a firma dei Consiglieri Agostinelli, Muhlbauer e Squassina Osvaldo, concernente l’impianto giuridico dell’Areu e la sua compatibilità con le tipologie aziendali previste dalla allora 31/1197, relativo al progetto di legge numero 248).
SERVIZIO 118 ODG 3°
Io chiedo sostanzialmente, in questi due ordini del giorno, che la Giunta, che eventualmente fosse abilitata a rendere esecutivo questo pessimo progetto di legge 248, porti comunque, successivamente alla discussione del Consiglio, prima Commissione, un progetto così definito, di attribuzione alla nuova Azienda, da consentirci di fatto, con una discussione anche di natura politica e di contenuti, di superare le obiezioni che sono avanzate da parte dell’Avvocatura.
Ve le illustro. L’Avvocatura dice che per rispondere al quesito che disciplina la trasformazione dell’Azienda regionale dell’emergenza urgenza in eventuale Fondazione, cosa che tutti noi qui aborriamo ma che a mio giudizio è dietro l’angolo occorre un atto legislativo.
Allora, in modo particolare, per la creazione e trasformazione degli Enti pubblici, la Costituzione stabilisce che i pubblici uffici, come questa agenzia, è organizzata secondo disposizioni di legge, in modo che sia assicurata l’imparzialità dell’Amministrazione.
Io ho l’impressione che qui la imparzialità dell’Amministrazione non sia assicurata da questa procedura. Se l’imparzialità dell’Amministrazione non è assicurata allora anche l’ordinamento degli uffici e le sfere di competenza, le attribuzioni, che sono proprie dei funzionari potrebbero essere impugnate.
Quindi io sostengo questo: se l’imparzialità dell’Amministrazione non è assicurata, allora tutto l’impianto di questa legge non regge.
Io metto quindi in discussione, in questi due ordini del giorno, l’imparzialità dell’Amministrazione.
L’espressione, secondo questa disposizione di legge, è intesa nel senso di riserva relativa di legge, che attribuisce alla legge la disciplina delle scelte organizzative generali di livello superiore, non quelle di livello inferiore. Questa legge invece opera solo su livello inferiore.
Una vaga assegnazione di compiti di emergenza urgenza, costituisce una scatola che potrà essere riempita di tutto e di niente.Poiché l’Avvocatura cerca di stabilire che le società miste, a capitale pubblico e privato, possano essere normate soltanto per quanto riguarda i modelli gestionali, vi contesto che siamo in presenza di un autentico modello gestionale, siamo invece in presenza di uno stravolgimento dell’assetto dell’emergenza urgenza – e insisto – siamo di fronte alla creazione non di un modello gestionale, che potrebbe essere prerogativa della Giunta, ma di un nuovo Ente pubblico.
Allora qui si dice che le previsioni del piano socio sanitario, a cui ho fatto riferimento prima, evidenziano normalmente anche gli elementi di garanzia, con riferimento ai criteri che sono indicati, e prevedono una verifica periodica triennale da parte della conferenza permanente che oggi abbiamo cercato di normare nello Statuto di cui abbiamo discusso.
Mentre le Aziende Ospedaliere potrebbero – ahinoi – per intero o solo in parte, trasformarsi in Fondazione, questa Azienda specifica non lo può fare se non con una modifica della legge 31 e di questa legge oggi in discussione.
Quindi l’Avvocatura vi dà un certo stop, vi dice attenti, e io vi inviterei a prestare attenzione a respingere l’emendamento nostro, che vi chiede di escludere la trasformazione in Fondazione. Se lo respingete, vuol dire che voi avete sottesa l’indicazione di trasformare il 118 in Fondazione.
Da questo punto di vista non facciamo finta di non conoscerci; ma che questo fosse l’obiettivo dello scontro a suo tempo tra il Presidente e l’Assessore Cé di allora è vero o non è vero? Si parlava di questo o d’altro? Si parlava di questo e si facevano i nomi, si faceva il nome della Fondazione Cariplo. E a me, che avevo fatto l’interrogazione, si è risposto che in fondo una Fondazione di partecipazione – si dice così? – in fondo è ancora un Ente pubblico.
Quindi quell’intenzione era dichiarata a suo tempo. Che fosse dichiarata quell’intenzione e che oggi non si abbia voglia di eliminarla dalla nostra discussione, è un aspetto ancora più preoccupante. In effetti la nostra battaglia ha spuntato che si scriva che l’Ente è di diritto pubblico, però non ha assolutamente fatto sparire dall’orizzonte l’aspetto che l’Ente di diritto pubblico possa essere prima o poi trasformato in Fondazione di partecipazione.
Potreste dirmi che la battaglia che noi stiamo facendo trasforma questa vostra idea iniziale in una sperimentazione che viene sottoposta a verifica successivamente. E già sarebbe un passo avanti contro una improntitudine che è superiore ad ogni previsione.