Domenica 24 Settembre al teatro Angelicum a Roma è stata avviata la stagione costituente di Sinistra Europea, un progetto che va al di là dei confini nazionali e che si propone di allargare la rappresentanza politica e l’insediamento della sinistra di alternativa, facendo perno sul partito della Rifondazione Comunista e, contemporaneamente, sulle realtà costituite di movimento e di iniziativa politica che si sono radicate nel territorio e che si sono date programmi di rinnovamento del rapporto in crisi tra politica e società. In Lombardia due realtà sono particolarmente presenti e attive nel processo di costituzione del nuovo soggetto: Sinistra XXI e Unaltralombardia.
I tratti costitutivi di questo percorso sono tuttora poco noti alla stragrande maggioranza degli iscritti e il dibattito non può che coinvolgere a fondo circoli, federazioni e ogni realtà associativa che convergerà nel cammino deciso, ma, a mio giudizio, ancora insufficientemente immerso nella base popolare a cui dovrà fare riferimento e da cui dovrà trarre linfa e vigore creativo.
In effetti all’esperienza del Partito della Sinistra Europea viene assegnato da Rifondazione un compito essenziale, già nella sua fase iniziale ed embrionale, nella prospettiva della nascita di una esperienza di sinistra che sappia affrontare le nuove contraddizioni e che vede assieme, in Europa, partiti comunisti rinnovati nelle culture e nelle pratiche, forze politiche che provengono da esperienze del socialismo europeo, altre esperienze politiche originali e che si sono contaminate con i movimenti.
Questa Sinistra Europea sarà la novità politica dell’Europa attuale. Il suo percorso si incontrerà con esperienze originali che in Paesi di altri Continenti stanno determinando cambiamenti fino a pochi anni fa inimmaginabili. Pensiamo in particolare a quello che possiamo definire il laboratorio latinoamericano o la rinascita di protagonismi di soggetti come le donne in Africa e in India.
Una sinistra europea che si relaziona con una nuova sinistra latino americana, dentro un processo politico reale di fuoriuscita del neoliberismo , non secondo un modello prefissato ma attraverso esperienze originali, che parlano di lineamenti nascenti del socialismo del XXI secolo.
Anche in Lombardia molte forze si sono spinte nella ricerca comune di una nuova soggettività. Soggettività politiche resesi autonome dal progetto di deriva della sinistra riformista; altre soggettività politiche che vengono da esperienze delle sinistre critiche; rappresentanze del mondo del lavoro che sono impegnate nella ricostruzione di una nuova autonomia del sindacato e della democrazia dei lavoratori; realtà sociali, di movimento, come l’ARCI o le organizzazioni del mondo cattolico o di rappresentanza degli immigrati, con le quali in questi anni è stato condiviso un cammino e si sono intrecciati percorsi; donne e uomini impegnati nella cultura, nel sociale e in altre forme.
Già in occasione delle elezioni regionali e di quelle politiche sono stati intrapresi esperimenti di liste aperte riferimenti a personalità indipendenti, percorsi nuovi oltre il partito in senso stretto, di cui la mia stessa elezione in Consiglio Regionale è testimonianza.
Ora il salto è meno episodico e più strutturale: fa parte del quotidiano di Rifondazione Comunista, con tutti i problemi politici, ma anche con tutto l’entusiasmo per una fase di costruzione e di rinnovamento culturale e organizzativo.
In Lombardia si sta avviando il dibattito delle Federazioni e molte sono le iniziative locali che si aprono all’esterno. Sul territorio le realtà già costituite di Unaltralombardia e di Socialismo XXI prenderanno iniziative congiunte e parteciperanno alla costituzione dei nodi territoriali della rete di Sinistra Europea.
Tutti assieme abbiamo iniziato un cammino comune: ora dobbiamo svolgere incontri e dibattiti impegnativi nel corso dei quali elaborare e diffondere una “Dichiarazione di intenti” comune, che, uscita dalla riunione nazionale del 24 Settembre, costituisce una prima linea condivisa di valori, orientamenti, cultura politica, discriminanti programmatiche.
Entro la prossima primavera si darà un primo corpo stabile a questo processo con lo svolgimento di una prima tappa di una Assise Nazionale di fondazione della Sinistra Europea, a cui seguiranno, anche nel corso dello stesso 2007, altri impegnativi appuntamenti.
Su questo percorso bisogna ora procedere in modo aperto e impegnato, anche attraverso il dispiegamento di tutta la forza del partito.