In questi giorni la stampa internazionale dà notizie assai diffuse sul Brasile, in particolare sul modo in cui il governo Bolsonaro gestisce la crisi sanitaria. L’ultima misura è di manipolare i dati statistici e impedirne l’accesso da parte dei centri epidemiologici intenazionali. Vorrei contestualizzare questo aspetto specifico all’interno della situazione di disarticolazione istituzionale che coinvolge e stravolge il paese e che ha avuto un’ accelerazione il 22 maggio in coincidenza dell’ autorizzazione da parte del STF/Supremo tribunale federale della divulgazione di una registrazione della riunione del consiglio dei ministri del 22 aprile 2020. Il video con audio della stessa ha reso pubbliche una serie di dichiarazioni da parte di ministri e del presidente di affermazioni eversive e appelli golpisti ovviamente fuori da ogni dettato costituzionale. Il tutto in un linguaggio e in uno stile che nulla hanno a che fare con una istituzione. In particolare ha circolato ad altisimi livelli l’espressione di “intervento militare costituzionale” per attribuire all’art. 142 della Costituzione del 1988 l’autorizzazione di un “potere moderatore” da parte delle forze armate. Il potere moderatore, cioè al di sopra dei tre poteri, era una prerogativa dell’imperatore che la Costituzione del 1824 attribuiva al sovrano quando il Brasile ha avuto la disgrazia di diventare indipedente dalla metropoli Portogallo nella forma di monarchia schiavista, fino al 1889. L’enormità istituzionale di tale affermazione in sede del consiglio dei ministri ha suscitato lo sconcerto del STF, molto cauto in questi anni di eversione. Si riportano due importanti pareri giuridici che, ovviamente, sgombrano il campo da tale abominio.
In parallelo la Commissione parlamentare mista di inchiesta sulle fake news insieme a indagini del STF stringe il cerchio attorno al gruppo di potere apicale che ruota attorno alla presidenza della Repubblica. Si tratta di un sistema vasto di costruzione sistematica di notizie denigratorie e false nei confronti di avversari politici, economici o culturali promosso da un gruppo coordinato, probabilmente quello che nel linguaggio corrente viene chiamato il “gabinetto dell’odio”, utilizzando anche strumenti potenti di mezzi di comunicazione delle reti sociali ecc. Si tratta di indagini che suscitano grande preoccupazione nelle alte sfere del potere dal momento che si tratta di reati gravi.
In questo contesto il signor Bolsonaro rafforza le alleanze con alcuni settori, in particolare religiosi: in un solo giorno ha ricevuto alti esponenti delle mega chiese neopentecostlisti, rappresentanti di settori conservatori della chiesa cattolica (provocando in fine una certa reazione della CNBB,) ha affidato un ramo importante del ministero della salute ad un imprenditore milionario mormone. Infatti i settori di appoggio esplicito di Bolsonaro al momento sono i gruppi religiosi, le milizie, alcuni militari che occupano un numero incredibili di posti nell’esecutivo e nell’amministrazione federale, parte del potere giudiziario. E gruppi fascisti con elementi nazisti nella cosiddetta società civile. La tecnica di Bolsonaro per affrontare la situazione difficile in cui si trova è creare caos per giustificare la repressione. La gestione devastatrice del contagio rientra in tale logica.
Nelle ultime settimane la polizia ha agito con l’ abituale violenza negli insediamenti informali e in particolare ha ucciso a Rio un ragazzino di 14 anni, João Pedro, ultimo di una lunga lista. La protesta e la denuncia anti razzista ( credo di non sbagliare nel dire che il Brasile è il paese con il maggior razzismo antinegro del’occidente), certamente alimentata anche dalla mobilitazione negli USA, diventa lentamente più esplicita. La morte “sul lavoro” di un bimbetto, Manuel, di cinque anni sembra indicare che la misura è colma: un esempio particolarmente crudele di razzismo integralista bianco, un razzismo radicato nella vita quotidiana . Peraltro il colpo di stato contro la presidente Dilma Rousseff ad agosto 2016, che è all’origine del degrado in cui è stato trascinato il paese, ha avuto una delle sue motivazioni centrali proprio nella politica di promozione del diritto di cittadinanza (lavoro, salute, educazione, casa) di massa di popolazione di colore. Da domenica 1° giugno le manifestazioni sono ricominciate: nella stagione che si apre e che ci sta davanti protesta e lotta sociale, denuncia del razzismo antinegro e suo ripudio dovranno camminare insieme. T.I.
Segreteria generale della Camera dei deputati. Parere.
Interpretazione dell’art. 142 della Costituzione Federale . Funzione delle forze armate nello stato democratico di diritto. Principio costituzinale della separazione dei Poteri e suo significato nella soluzione di conflitti fra le autorità massime della Repubblica. L’idea di “intrervento militare costituzionale”: sua inadeguatezza e inapplicabilità alla luce dell’ordinamento costituzionale brasiliano.
Fonte: sito della Camera dei deputati della Repubblica, 3 giugno 2020, p. 10
OAB/ Ordine degli avvocati del Brasile. Parere giuridico
Incostituzionalità delle proposte di intervento militare costituzionale. Le forze armate non esercitano la funzione di Potere Moderatore.
… Le questioni discusse in questo parere sono state recentemente portate alla luce dalla manifestazione, da parte di figure di grande visibilità pubblica nella stampa, che hanno difeso la facoltà delle forze armate di realizzare intervento armato per agire come una specie di “Potere Moderatore” nei conflitti fra Poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. Questa proposta ha ottenuto notorietà dopo l’onda di critiche mordaci, proteste violente e movimenti criminali contro il Supremo Tribunale Federale da parte di alcuni gruppi sociali esaltati. Il suggerimento di un intervento militare cotituzionale ha acquisito ancora più forza dopo la divulgazione delle parole del Presidente della Repubblica in riunione ministeriale del 22 aprile, in cui il mandatario menzionava l’art.142 della Costiuzione Federale come una supposta autorizzazione costituzionale a che le forze armate “intevengano per ristabilire l’ordine in Brasile”.
Al termine di una esposizone di 15 pagine l’OAB conclude “per l’inesistenza del Potere Moderatore attribuito alle forze armate, ed anzi per l’incostituzionalità dell’utilizzo dell’apparato militare per intervenire nell’esercizio autonomo dei Poteri della Repubblica”.
Fonte: sito dell’OAB, 2 giugno 2020
I Segretari della salute (degli stati) ripudiano Wizard
Attraverso una nota, il Consiglio nazionale dei Segretari di salute (Conass) ha criticato il discorso del nuovo segretario di Scienza, tecnologia e risorse strategiche (del ministero della salute) Carlos Wizard, che ha affermato che i dati sulle morti e infezioni per il nuovo coronavirsu sono “fantasiosi o manipolati. … Affermando che i segretari di salute falsificano i dati sulle morti per Covid-19 per ottenere maggiore ‘finanziamento’, il segretario, oltre a rivelare la sua profonda ignoranza sul tema, insulta la memoria di tutte le vittime indifese di questa terribile pandemia e delle loro famiglie. Noi e la società brasiliana non dimenticheremo i morti e tento meno la tragedia che si abbatte sulla nostra nazione. Offende segretari, medici e tutto il personale sanitario che si è dedicato instancabilmente a salvar vite. Wizard disprezza l’intelligenza di tutti i brasiliani, che in un momento di tanta sofferenza vedono i loro cari trattati come ‘merce’. La sua dichiarazione grossolana, falsa, priva di senso etico, di umanità e rispetto, merita il nostro profondo disprezzo, ripudio e ripugnanza”.
Fonte: Carta Maior, 6 giugno 2020
Fra le dichiarazioni di Wizard si può leggere: “Ci sono molte persone che muoiono per altre cause (rispetto al coronavirus) e i gestori pubblici, per il solo interesse di avere um bilancio maggiore nei propri municipi, nei loro stati, catalogavano tutti con coronavirus. Stiamo rivedendo tali morti”. Più oltre aggiunge che cercherà di esporatare respiratori!!! Chiudo queste note alla sera del 7 giugno con la notizia che l’enormità del comportamento e il ripudio generale ha fatto cadere in tempo reale Wizard. Protestare e lottare serve! Ma il ministro militare interino è sempre lì.
“La Chiesa cattolica non fa commercio”
In una nota di chiarificazione emessa sabato 6 giugno la CNBB/Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, attraverso la Commissione episcopale pastorale per la comunicazione, insieme con SIGNIS Brasil e la Rete cattolica di radio (RCR), associazioni i carattere nazionale che riuniscono le TV e radio di ispirazione cattolica del Brasile, informano che “ non hanno organizzato e non hanno avuto alcun coinvolgimento nella riunione fra il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, rappresentanti di alcune TV di ispirazione cattolica e alcuni parlamentari”, come ha informato il quotidiano O Estado de São Paulo. Sulla riunione le organizzazioni che firmano insieme la nota affermano di avere saputo con stupore e indignazione la notizia sull’offerta di appoggio al governo da parte di TV in cambio di soldi e soluzioni di problemi legati alla comunicazione. “La Chiesa cattolica non fa commerci. Essa stabilisce relazioni istituzionali con agenti pubblici e con i poteri costituiti fondati sui valori dell’Evangelo e nei valori democratici, repubblicani, etici e morali”.
Fonte: Brasil 247, 6 giugno 2020
Miguel: quanti come lui corrono rischi nelle case delle padrone delle loro madri?
Il fatto. Il bambino di 5 anni è stato vittima di omicidio martedì 2 giugno. E’ caduto dal 9° piano dal balcone di un edificio di lusso al centro di Recife, Pernambuco, noto come Torre gemelle. L’informazione iniziale era che, all’ora dell’incidente, la domestica stava lavorando al 5° piano dell’edificio, ma oggi è stato reso noto che, in realtà, la domestica stava svolgendo il compito di portare a spasso i cani della famiglia, mentre la padrona, Sari (moglie del sindaco della città di Tamandaré) prendeva cura (?) di Miguel. Sari è stata all’inizio arrestata ma ha pagato una cauzione di 20.000 reais (sic!) e risponde a piede libero, anche dopo che sono stati divulgati video che mostrano Sari che mette Muguel da solo nell’ascendore di servizio, l’unico che dà accesso a un’area non protetta dalla quale il bimbetto è precipitato verso la morte. Gli ascensori per persone come Mirtes e suo figlio, in pratica, sono ancora diversi in Brasile. Ed è lì che la padrona lo ha abbandonato.
Fonte: Jornalistas livres, 5 giugno 2020
Traduzione e organizzazione di Teresa Isenburg; articoli precednenti su www.latinoamerica-online.it